Con gli occhi mi hai ingoiato,
ancora prima che con le labbra.
Sul mio ventre
i tuoi capelli hanno ballato,
al ritmo dei miei respiri.
E li hai condotti
quei respiri,
come la mano sicura dell’aviatore
con la cloche.
Sdraiato,
crocifisso al mio desiderio,
nella tua mano muoio,
nella tua bocca risorgo.
Gioiose eruzioni di me
hai accolto,
contenuto,
trattenuto dentro di te.
Come il ventre della terra,
la lava calda.
[Autoritratto Renato Guttuso e Marta Marzotto]