Schizzi che imbrattano:
“Ricchione, ti ammazziamo!”
“Negro torna a casa tua”
“Quella è una zoccola!”
Schizzi che macchiano appena:
“Non ho niente contro i gay, basta che stiano al loro posto”
“Non sono razzista, ma non possiamo accoglierli tutti”
“Lei ha in programma un progetto familiare?”
Schizzi invisibili, indelebili:
“Tutti bravi a fare il frocio con il culo degli altri”
“Sto lavorando come un negro in questo periodo”
“Gnocca la nuova responsabile degli acquisti vero?”
Il male schizza come sangue da una ferita aperta.
Alcuni sono fiotti copiosi,
altri gocce intense che si allargano,
il più frammenti impercettibili, ma che abiteranno il tessuto per sempre.
E sei macchiato…