Come l’acqua nelle mani.
Gentile ti rinfresca,
accudente ti lava,
premurosa placa la tua sete.
Il suo suono inebria, il movimento ritmato ti culla.
Maestra di vita ti rispecchia,
ma troppo sincera e feroce per celare il dolore che nascondi dietro gli occhi.
Immergi i piedi, lei non dirà di no,
“cerca ristoro, senza fare domande, abbandonati” ti sussurrerà all’orecchio.
Ti lascerà sprofondare in lei come una dolce amante,
la sentirai abbracciarti, colmare ogni tuo spazio, inebriarti e poi calmarti.
Come l’acqua nelle mani.
Non resta mai con con te,
scivola via fra le pieghe della tua mano impotente.
Non è tua, non puoi dominarla,
ne convincerla o negoziare.
C’è stata, ma non si ferma,
non la fermi.
Stringere di più non servirà,
sentirai solo più dolore, e quando riaprirai la mano lei sarà andata.