Tengo il tempo con il piede, seguo il ritmo, non lo perdo.
Conto senza sommare, a ritroso verso il giorno in cui sarò pensiero.
Disegno quadri delle stagioni che ho attraversato, con i colori che il mio corpo ha indossato.
Guardo in silenzio i miei pensieri adulti combattere fra saggezza e ingenuità, ma nessuno vince.
Ingoio, come latte un neonato, la vita che passa, per cercare di dormire sonni sereni.
Conto senza sommare finché farà zero, ed io sarò stato l’uomo che avrò voluto essere