Plano piano, sulle cose e le parole. Sul mondo brulicante di pensieri sotto di me.
Piano plano e sorvolo le ansie del giorno e le insonnie della notte. La paura di non farcela, ed il terrore di farcela.
Piano, come un aeroplano , mille volte cambiando rotta, ma non è mai quella giusta.
Plano, e lascio che sia. Piano, a cavallo di un vento amico.
Piano, non mi avvito, e per quanto posso plano.
Planare, in un sogno fatto qualche genitore anno fa, fu per me come l’affidamento a Dio. Ciò che è e non è. Ciò che è via…
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Il “genitore”è un refuso 😄
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