Dove era la terra scavata ora una pozza d’acqua si accomoda cheta.
Una parola cancellata lascia un segno ancora più indelebile sul foglio.
Buchi si aprono nella pelle ferita, e richiusi lasciano cicatrici che parlano.
Nelle mani con cui copri il viso buchi lasciano passare fili di luce.
Pezze di parole e sorrisi su tessuti di anima lisi e sfilacciati.
Buchi in cui sei caduto e ci resti finché il vento sarà andato.
Buchi sulle tue guance sorridenti coprono gli spazi della mia memoria sfaldata.
Ora esco dal buco…