Piedi nudi camminano lenti su fango scuro come il terrore.
Fili di ossa e carne battuta si guardano senza parole, senza fiato.
Dentro una gabbia di spine girano in tondo come una domanda senza risposta
Nomi stracciati insieme alle vite che erano, ora sono numeri in una pila di righe
Corpi in coda di serpente diventano fumo che urla contro un cielo distratto.
Se hai un nome gridalo forte,
Io lo ricorderò per sempre