Quello che cerchi è ormai fuori dalla portata del tuo occhio.
Nell’angolo sbiadito di un disegno tenuto per troppo tempo nel cassetto.
Lo scrigno è stato violato, il tesoro disperso.
Scatole meste e gonfie attendono di essere svuotate ora.
Passi stanchi affondano nell’anima che si fa fango e pioggia.
Nessuna parola ha più il sapore del mare d’estate.
Balli, canti, lasci che il mondo si pieghi. Non spetta più a te tenerlo dritto.
Quadri senza didascalie sono i pensieri, ammaliano senza che tu li possa capire.
Respiri l’aria in cui sei appena passato.
Il presente è l’unica àncora rimasta ai sogni alla deriva.