Corpi levigati dal sudore cercano incastri sublimi. Ancora e ancora.
Bocche mangiate mangiano, mordono, si respirano una nell’altra.
Mani attraversano capelli arruffati e fanno vibrare corde di pelle eccitata.
Gambe avvinghiate a fascio accolgono, trattengono, conducono al centro.
Una arrampicata,
una fune che si spezza,
un abisso in cui vuoi cadere